LA PSICOSOMATICA

Visione integrata dell’uomo, interazione continua corpo e mente

La psicosomatica è quella branca della medicina e psicologia che pone in relazione la mente con il corpo perché non sono due mondi separati, che integra lo stato emotivo del soggetto e la sua reazione neuroendocrina, energetica e psicologica, con una visione unitaria di malattia: “Nuovo concetto di malattia = Non più malattia corporea ma corpo e mente”.

Per quanto riguarda i sintomi psicosomatici, essi, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress ma sono due parti, in continua influenza reciproca: l’uomo nella sua unità somato-psichica. Non a caso il vecchio concetto di malattia intesa come “effetto di una sola causa”, è stato sostituito con una visione multifattoriale secondo la quale ogni affezione organica è conseguente all’intrecciarsi di molti fattori. Si ipotizza inoltre che il fattore psicologico , a seconda della sua natura, possa agire favorendo l’insorgere di una malattia, o al contrario favorendone la guarigione.

La psicosomatica si muove oltre i vecchi modelli dicotomici che separano il corpo dalla mente, allargando le frontiere della ricerca verso un modello nuovo e integrato dell’uomo di oggi che abbraccia la medicina, la neurofisiologia, la psicologia e la ricerca interiore in un modello unitario dove corpo e mente interagiscono tra loro in ogni campo e determina nell’uomo il suo successo, il suo malessere o il suo benessere psicofisico.

Il modello unitario dell’uomo promosso dal Cenpis

CORPO E MENTE

Il corpo e la mente interagiscono tra loro continuamente e quando sono in armonia generano il successo personale e professionale dell’uomo. Se non c’è benessere psicofisico nasce lo stress che si scarica su un organo bersaglio producendo disturbi psicosomatici con blocco delle risorse personali portando all’insuccesso, a disturbi psicosomatici e col tempo a malattie. L’organo colpito viene scelto perché simbolicamente rappresenta il conflitto emozionale vissuto a livello inconscio.

Il Cenpis Orion mette a disposizione dei pazienti un’équipe clinica multidisciplinare di medici e psicoterapeuti per rispondere alle difficoltà psico-fisiche con un approccio psicosomatico integrato. All’ingresso si valuta con una diagnosi psicologica e medica la terapia più adatta con la garanzia di una serietà scientifica ed una professionalità fondate su un’ampia e consolidata esperienza terapeutica e di ricerca clinica. I nostri Psicoterapeuti e medici specialisti offrono terapie e trattamenti rivolti ad adulti e minori, con setting individuali, di coppia, familiari e in piccolo gruppo.

DISTURBI PSICOSOMATICI

Iperacidità gastrica

Può venire collegata a trascorsi di aggressività non espressa, trattenuta e auto-diretta che può portare a sviluppare un’ ulcera. Il soggetto è il più delle volte introverso e chiuso, apparentemente “inattaccabile” dalle avversità, ma proprio per questo incapace di “digerire” bocconi amari”.

Nausea e vomito

Sono il sintomo di luoghi, persone, situazioni, che risultano intollerabili, rivoltanti, pericolose. Come il bambino al primo giorno di scuola che accusa nausea e vomito, cioè rifiuto e volontà di fuga.

Aerofagia

È il risultato di uno stomaco che si riempie d’aria, rapporti affettivi vuoti e non soddisfacenti, ma anche di un sistema di controllo per evitare di appesantire lo stomaco, cioè noi stessi. Si tratta per lo più di soggetti “malnutriti” sul piano affettivo ed emozionale.

Cefalea e testa

Accumuli di situazioni stressanti, di traumi psico-emotivi, innescano un processo di difesa permanente, che si ripercuote su tutto l’organismo. Per evitare la “salita delle emozioni” si innesca un processo di difesa delle proprie pulsioni, comprimendole per avere il pieno controllo.

Ipertensione e difesa dalle emozioni

Escludendo cause fisiologiche, la cefalea colpisce la sede del pensiero, troppa tensione accumulata, troppo controllo esercitato, incapacità di “staccare” nel week-end, troppi impegni. Così la cefalea “da week-end” o viceversa quella che sparisce nel week-end.

Ipertensione, iperattività e ipercontrollo

Mai un attimo di tregua, azione ed efficienza continui, mentre l’inattività diventa insopportabile. Abitualmente con pressione di base di poco superiore alla norma, la crisi ipertensiva si verifica solitamente durante o dopo eventi emotivamente importanti, e rappresenta il tentativo di arginare le sensazioni provate. La spontaneità è assente a scapito del rigoroso controllo.

Disturbi della pelle

La pelle è il confine e limite fisiologico fra esterno ed interno, è una barriera protettiva e “riflette” su di sé, attraverso manifestazioni dermatologiche. Rabbia e aggressività vengono a galla” esprimendosi con eczemi o psoriasi in alcune parti del corpo.

UN PO’ DI STORIA

Nascita della Psicosomatica

Nascita della Psicosomatica

Ippocrate, nell’antichità, il padre della medicina, affermava, nel IV secolo a.C., che tutte le funzioni organiche sono influenzate dalle passioni. «Una buona disposizione spirituale garantisce la bontà della prognosi», scriveva, «se l’anima si ammala essa consuma il corpo».

Nel 1824 da Friedrich Groos riteneva che le malattie rappresentassero gli effetti somatici delle passioni e delle emozioni negative. Nel 1876 questa idea venne sviluppata dallo psichiatra inglese Henry Maudsley. Egli scriveva: «Se l’emozione non è scaricata all’esterno con l’attività fisica o con una idonea azione mentale, si scaricherà sugli organi interni alterandone le funzioni», anticipando singolarmente l’idea psicoanalitica di sintomo di conversione somatica.

Nel 1894 Freud scoprì più approfonditamente i meccanismi alla base dei sintomi psicosomatici e ideò la teoria psicoanalitica e la terapia psicoanalitica per la prima cura psicosomatica. Quando un contenuto psichico – un’immagine, una pulsione, un desiderio – è incompatibile con l’Io, intollerabile, inammissibile alla coscienza e alla morale, come certe fantasie sessuali, come l’impulso ad uccidere o a spezzare particolari legami affettivi, l’effetto è rimosso dalla coscienza con la repressione e convertito in un disturbo corporeo che simboleggia a livello fisico il contenuto inaccettabile, così risolvendo parzialmente il conflitto psicologico originario. Nel fenomeno della conversione risiedeva dunque il problema del «salto dallo psichico al somatico».

LE REAZIONI EMOTIVE

Il Corpo sa tutto

Il corpo sa tutto

È esperienza comune che quando una situazione esterna suscita in noi una reazione emotiva, rabbia, ansia, paura, il nostro corpo subisce delle vistose e rapide modificazioni fisiologiche. Alcune palesi: il cuore batte forte, la pressione sale, il respiro si fa più veloce e profondo, diventiamo più attenti agli stimoli percettivi, i muscoli si fanno più reattivi.

Altre profonde e non direttamente apprezzabili dalla coscienza: gli zuccheri vengono mobilizzati nel sangue per fornire l’energia per la reazione emotiva, alcune ghiandole endocrine rilasciano ormoni utili a sostenere condizioni di allarme, lotta e fuga, le funzioni del canale alimentare vengono inibite, e così via. Se le condizioni esterne o le nostre abitudini, le inclinazioni personali, le nostre particolari valutazioni, i vincoli sociali e morali ci impediscono di eliminare la causa della reazione emotiva, ad esempio il traffico, la conflittualità col coniuge, con il capoufficio, il lavoro soverchiante, le scadenze improrogabili, i cattivi rapporti di vicinato e tutto il vasto campionario degli agenti logoranti che sono parte essenziale della realtà contemporanea, allora la scarica fisiologica legata alla reazione emotiva non trova sfogo, si cronicizza, provocando alterazioni organiche più o meno pericolose.

La scoperta della Psicosomatica

Se l’emozione non è scaricata all’esterno si scaricherà su uno o più organo interno

simbolicamente collegato all’emozione da scaricare.

(es. La frustrazione sentimentale scaricata sul cuore o sullo stomaco)

A partire da questa prospettiva si ammette una corrispondenza tra reazioni emotive e sintomi psicosomatici. Le modificazioni somatiche e le eventuali alterazioni patologiche provocate da un’ansia mai sopita sono diverse da quelle causate dalla rabbia; così come le malattie prodotte dalla paura persistente si differenziano da quelle determinate da un lutto, da un distacco o da una perdita. Da queste basi nascono poi i modelli psicosomatici più avanzati, capaci di interfacciarsi con le più recenti acquisizioni della psiconeuroendocrinoimmunologia. I neurotrasmettitori sono come delle matrici globali che sottostanno ad un insieme di comportamenti fisici, istintivi, emozionali e psicologici. Capire queste matrici neuroendocrine è come capire le radici energetiche o “essenziali” della psicosomatica, da cui nascono i blocchi e i caratteri psicosomatici.